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Quando nel 2024 ho scoperto che Spotify offriva hosting gratuito per i podcast, la tentazione è stata forte: Spreaker mi costava 20 euro al mese e risparmiare 240€ l’anno sembrava una scelta intelligente, così ho trasferito il mio podcast su Spotify, convinta di aver trovato la soluzione perfetta.
Peccato che, come spesso accade, “quando qualcosa è gratis, il prodotto sei tu”. E così è stato anche per me.
La scoperta di una pubblicità invadente
Tutto sembrava funzionare bene finché, qualche mese dopo il trasferimento, alcune ascoltatrici mi hanno segnalato un problema: all’inizio dei miei episodi partiva una pubblicità di gioco online, in inglese e con un tono urlato e fastidioso.
Non solo era fuori contesto rispetto al mio podcast, ma era anche un tema che va contro i miei valori e il messaggio che voglio portare avanti. Peggio ancora, una di queste ascoltatrici ha smesso di ascoltarmi proprio a causa di questa pubblicità, troppo invasiva e non facile da saltare.
Quando gratis diventa troppo caro
Ho contattato l’assistenza di Spotify, ma è stata una perdita di tempo: nessuno ha voluto ammettere il problema, rimpallandomi da un operatore all’altro. Le risposte ricevute? Super fumose, tipo: “Non dipende da noi, non sentiamo nessuna pubblicità, non c’è niente da fare”.
A quel punto ho capito che l’unica soluzione era riprendere il controllo: tornare su Spreaker, dove pago, ma ho la certezza di poter scegliere che tipo di pubblicità compare prima e dopo i miei episodi.
Cosa ho imparato da questa esperienza
- Gratis non è mai gratis davvero: Se non paghi con i soldi, paghi in altri modi – con la tua immagine, la tua reputazione o la qualità del tuo prodotto.
- La coerenza con i tuoi valori non è negoziabile: Se il mio podcast parla di denaro consapevole e scelte etiche, non posso permettere che ci sia una pubblicità di slot machine davanti alla mia voce.
- Quando una piattaforma è opaca, scappa: Se non ti spiegano chiaramente cosa succede dietro le quinte, è un segnale d’allarme.
Il ritorno a Spreaker
Oggi il mio podcast è di nuovo ospitato su Spreaker. Pago volentieri i miei 20€ al mese perché so esattamente cosa aspettarmi: pubblicità in italiano, pertinenti con il mio pubblico, e soprattutto, la possibilità di decidere cosa è allineato ai miei valori e cosa no.
A volte risparmiare ti costa molto più di quanto immagini: se hai un podcast o stai pensando di aprirne uno, ti invito a valutare bene non solo il costo, ma anche il controllo che hai sulla tua creatura digitale.
Vuoi ascoltare tutta la storia nel dettaglio? Trovi l’episodio completo qui:
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