Dal 24 novembre sto facendo yoga ogni giorno. A volte sono sessioni da 40 minuti, più spesso da 20 minuti, a volte anche solo da 5 minuti, ma non ho saltato un solo giorno.
Ho iniziato quasi per scherzo a fine novembre, ho poi partecipato a una sfida di 30 giorni a dicembre… e giorno dopo giorno non ho + smesso. Ho capito che ero entrata in un tunnel senza uscita quando ho fatto yoga alle 10 e mezza di sera di ritorno da una giornata fuori casa al freddo e sotto la pioggia per un concorso di danza di mia figlia.
Srotolo il tappetino da yoga ogni giorno, e considero yoga anche sequenze da 5 minuti: credo nei piccoli passi inarrestabili e costanti anziché nei mega sprint, e sono della filosofia meglio 10 minuti ogni santo giorno che un’ora una volta alla settimana.
Grazie allo yoga ogni giorno, ho imparato diverse cose sulle abitudini e sul benessere fisico e mentale, e te le racconto in questo episodio.
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Nota: in questo momento le trascrizioni sono automatiche e non editate, quindi potrebbero esserci degli errori. Spero ti siano comunque utili!
Ciao, sono Silvia Lanfranchi e sei la benvenuta nel mio podcast. Mettiti comoda. Questo è il podcast per tutte le donne.
Intorno ai 40 hanno più o meno che sanno, finalmente seguendo il proprio sogno e hanno creato il proprio business online.
Ogni settimana imparerai nuove cose sul rapporto col denaro, la produttività, le strategie di business e tante altre cose per aiutarti a crescere insieme al tuo business e vivere una vita piena di significato. Sei pronta, allora? Mettiti comoda che iniziamo.
Sto registrando questo episodio il 12 di Aprile e oggi sono 140 giorni di fila che faccio yoga ogni Santo giorno ho iniziato boh, quasi per scherzo. A fine novembre ho poi iniziato a seguire una sfida di 30 giorni a dicembre e non ho più smesso. Ho capito che ero entrata in un tunnel senza uscita, quando ho fatto yoga, una se.
Era alle 10:30, pm addirittura da una giornata fuori casa, al freddo e alla pioggia. Però, concorso di danza di mia figlia, siamo usciti alle 07:30, siamo rientrati alle 10:30 e io, mentre lei faceva la doccia ho fatto 5 minuti di yoga. Io ho capito che stavo dovevo iniziare.
Ad arredare il tunnel.
Faccio yoga quindi ogni giorno e considero yoga anche delle sequenze da 5 min.
Minuti credo nei piccoli passi inarrestabili e costanti, quindi nelle maratone anziché nei mega sprint e sono della filosofia, meglio 10 minuti ogni Santo giorno che un'ora una volta la settimana o quando riesco ho capito che quello che dice James Clear sulle abitudini è Verissimo James Clear nel libro piccole abitudini per i grandi cambiamenti riass dice appunto che per creare una buona abitudine.
Bisogna fare in modo che sia evidente che sia attraente, che sia facile e che sia soddisfacente se non l'hai letto.
Il Libro di James Clear che si chiama in inglese Atomic Habits e in italiano piccole abitudini per grandi cambiamenti.
Te lo straconsiglio, quindi fare yoga per me è piacevole e sfidante, il giusto o quanto lo decido io.
È facile, perché il tappetino è sempre a portata di mano e diciamo accanto alla porta della Camera, quindi apro la porta della Camera, lo prendo al volo e cerco di non essere perfezionista perfezionista, quindi non pretendo di indossare completini perfetti per fare yoga.
Se ho voglia mi cambio e magari mi metto dei leggins e delle canottiere dei top appositi, altrimenti lo faccio come sono già vestita in casa, tanto sotto ho quasi sicuramente sempre dei.
Leggins, quindi vanno più che bene e ho anche capito che ormai faccio yoga per inerzia, cioè senza nemmeno pensarci, senza deciderlo davvero.
Però, anche solo per non spezzare la catena dell'abitudine c'è un'altra regola, sempre riguardante le abitudini e come far sì che diventino delle abitudini e della regola del don't break the chain di seinfeld.
Se cerchi anche questo, su Google Troverai un sacco di informazioni. Cosa dice in pratica questa regola di prendere un calendario?
No, e ogni giorno che fai quell'abitudine che vuoi rinforzare, fare una X il solo fatto di vedere sul calendario questa sfilza di X ti farò passare la voglia di interrompere questa sfilza e quindi cercherai di fare anche un esempio, nel mio caso una sessione di 5 minuti di yoga per poter mettere la X sul calendario. L'anno scorso, ad esempio.
E magari poi te lo metto dei link che arrivano con la Newsletter. L'anno scorso io avevo 1 1 foglio con tutti i mesi colorati e anche lì vedere il la lettera del mese che si colorava e la voglia appunto che fosse tutto colorato, non ci fossero macchie bianche, faceva sì che io magari mi mettessi sul materassino ancora più volentieri in passato. In realtà io ci avevo già provato ad allenarmi, ogni giorno mi allenavo, diciamo quasi ogni giorno cerca.
Quando la regola che mi ero data era di non saltare mai più di un giorno, ma questa regolamentale mi faceva sentire giustificata.
Fare un giorno sì e uno no perché, comunque, il fattore di non lasciare mai più di un buco, probabilmente la magia questa volta l'ha fatta.
Per lo yoga?
Più che la regola che mi sono data di farlo tutti i giorni, perché ho accettato anche il fatto che posso fare yoga anche se non è cardio.
Anche se non non sudo sempre, anche se non è sempre faticosissimo perché vengo comunque da una cultura sportiva in cui l'unico l'unico allenamento che conta è quello in cui arrivi sfinita.
Forse finalmente ho superato questa cosa. Per quanto poi lo yoga certe volte e sudo e certe volte è faticoso perché ci sono alcune posizioni che soprattutto posizioni di equilibrio che tenerle non è proprio una passeggiata. In passato io avevo già fatto altre volte yoga.
Ma lo sentivo un po' un ripiego. C'era la vocina che diceva ti va beh Silvia, cioè forse cerchi la via facile, mi sentivo sempre in colpa, come ti dicevo, perché non sentivo davvero un allenamento? C'era la vocina che appunto mi diceva che l'allenamento doveva prevedere sempre un po di fatica, sudore, sofferenza, 80 fatica, sudore, sofferenza, come per me quando vado a correre EE quindi fare yoga e.
Era boh. La via breve non valeva in qualche modo, non valeva come allenamento; quindi, mi davo il permesso di farlo una volta ogni tanto, ma fatto sempre, anche se mi piaceva da pazzi non andava bene.
Quindi un po' questo concetto del dover soffrire per forza. Torna sempre l'estate scorsa, ad esempio, mi ero messo in testa di correre 30 minuti di fila e ci sono arrivata, ho iniziato, mi sembra maggio a fine giugno o forse più a fine luglio, cioè sono arrivata.
Ma in questi due mesi e mezzo barra tre non c'è mai stata una.
Volta in cui ho sentito la gioia di correre che vedo provano altre persone, ad esempio al mio compagno. Io ho sempre sofferto un sacco, correndo sempre e.
Ho sempre corso cercando primo, raccontando anche prima può essere arrivata a quel momento in cui la corsa sarebbe diventata piacevole, ma anche quando sono arrivata a correre 30 minuti.
Non è che erano sofferenza solo gli ultimi 5 minuti? No, erano sofferenza dal primo minuto non me la sono mai goduta, però lo facevo.
Perché? Perché se vuoi dimagrire e quello che devi fare era davvero non ascoltare il mio corpo e non ascoltare quello che mi piaceva fare.
Poi vabbè, probabilmente io soffro d'asma, quindi magari anche per quello che la la corsa per me è faticosa perché comunque sicuramente è faticosa per il respiro però non lo so io, io corre, soffro, mi sono rotta le scatole.
Forse, appunto, finalmente ho accettato che posso, posso fare qualcosa che mi piace davvero?
In cui la.
Dimensione dell'ascolto interiore e preponderante. Un qualcosa che mi riceve, entra e posso smettere di sentire sottofondo. Le voci delle guru del movimento o anche di me stessa? Sedicenne.
Te che dicono che bisogna per forza sudare, sollevare pesi, saltare. Cioè probabilmente è proprio una cultura dell'allenamento e dello sport che c'è intorno.
Io ho scelto di dire no grazie perché quello non mi dà più gioia, cioè io a 16 anni dovevo imparare a saltellare, adesso non mi dà più gioia, non mi fa tirar fuori il tappetino ogni giorno, mentre lo yoga si. Non vedo l'ora di farlo, è una coccola.
È un premio che mi faccio per concludere la giornata e fare la transizione da quiet coach a Silvia e basta per rendermi la vita più facile e non perdere tempo ogni giorno cercando la sequenza perfetta perché anche lì mi capitava lo so, ah, devo iniziare ad allenarmi, ho 40 minuti di tempo. Bene, cerchiamo di rinnovamenti, la 30 minuti.
Sì, poi non so. A un certo punto mi rendevo conto che non passati 10 minuti a cercare la sequenza del giorno e quindi hanno a cavolo lo devo fare, devo cercare una sequenza da 20 minuti e magari alla fine finiva con una sequenza alle 10 minuti perché era il tempo che mi era rimasto, quindi come faccio?
Come mi crea il menù settimanale dei pasti? Allo stesso modo mi creo una playlist settimanale con 7 8 video fra i 10 e 20.
Minuti così, appena sotto il tappetino, so già che cosa andare a fare; quindi, anche in questo caso decido una sola volta all'inizio della settimana ed è già tutto pronto. I primi tre mesi in cui ho iniziato a fare questa sfida mi facevo un regalino legato allo yoga ogni 24 del mese perché avevo iniziato il 24 di novembre.
E quindi per festeggiare il mio impegno a darmi una pacca sulla spalla, ogni 24 mi faceva un regalino.
Il primo mese mi sono regalata al tappetino nuovo, poi mi sono regalata un top, poi degli accessori per le ginocchia, perché ho le ginocchia un po' disastrate; quindi, a volte stare a quattro zampe mi dà fastidio e poi basta.
Non sento più il bisogno di comprare altro, magari festeggerò i 200 giorni magari, ma magari più come momento di consapevolezza e di gratitudine nei miei confronti. Non so se.
Ho ancora bisogno di rinforzare il piacere di farlo con un acquisto materiale.
Con lo yoga trovo lo yoga molto bello, anche perché semplice e accogliente e inclusivo.
Posso modificare le posizioni per accogliere dove si trova oggi il mio corpo? Posso sfidare il mio corpo, ma sento di doverlo far soffrire da quando faccio yoga respiro meglio.
Il mio diaframma ha iniziato a lavorare come deve, me l'ha detto la mia chinesiologa non l'ho detto io.
Mentre non sono anni che lavoro con lei, perché tutte le volte ogni volta al mese mi trovava il diaframma molto bloccato che si andava a ripercuotere in vari dolori in tutto il corpo.
Da quando faccio yoga respira meglio, diaframma è sempre, è sempre sbloccato, non so per quale magia. Ma la rinite allergica che mi accompagna tutto l'anno, non solo nella primavera, va meglio.
Diciamo che questa settimana primaverili mi stanno vedendo comunque a dura prova, però è comunque un'allergia molto più gestibile rispetto all'anno scorso e quindi sicuramente continuerò a fare yoga.
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