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Hai mai sentito quel pizzicore fastidioso? Lo stomaco che si attorciglia, il pensiero che scivola veloce su un confronto silenzioso: “Lei ci riesce. Io no.” Non è solo gelosia. Spesso è una sottile, dolorosa sensazione di inadeguatezza. Quella che sussurra: “Non faccio abbastanza… anzi, non sono abbastanza“.
Ci sono passata anch’io. E oggi voglio dare voce proprio a questo sentire così umano e diffuso, perché sotto quel senso di colpa che si attiva scrollando le storie Instagram delle tue colleghe, c’è un bisogno più profondo che merita ascolto, non giudizio.
Cosa succede quando vedi un successo altrui
Il cervello si attiva: paragoni, analisi, autocritiche. Ma raramente ci fermiamo a chiederci: da dove arriva davvero questa sensazione?
Ci sono tre radici comuni:
- La distorsione dei social: vediamo solo successi, problemi già risolti, vittorie filtrate. Non sappiamo quante pagine ci sono state prima di quella “pagina 100” che ci viene mostrata.
- L’illusione del successo istantaneo: pensiamo che chi oggi ha successo sia partita da zero due settimane fa. Dimentichiamo le esperienze, i tentativi, gli anni nascosti dietro quel risultato.
- La confusione tra fare e essere: quando diciamo “non faccio abbastanza”, spesso in realtà stiamo dicendo “non sono abbastanza”. Ed è qui che il colpo va più a fondo.
Come trasformare questa invidia in carburante gentile
C’è una via diversa, più umana, per stare con queste emozioni: non serve negarle, basta ascoltarle da un altro punto di vista.
- Riconosci il tipo di colpa: quella che provi ti blocca o ti spinge ad agire? Se è la prima, va accolta e rielaborata. Se è la seconda, può diventare spinta gentile verso il cambiamento.
- Cambia il dialogo interiore: “non sono brava a vendere” diventa “non ho ancora imparato a vendere”. Le parole contano. Trasformano.
- Usa frasi che aprono spazi:
- Le storie di successo sono la prova che è possibile.
- Ogni successo che vedo è solo una pagina del libro.
- Cosa posso imparare da questa persona?
Non sei sbagliata se ti senti così.
Sei semplicemente umana. Sei immersa in un mondo che amplifica i successi e nasconde le fatiche, e nel frattempo cerchi di costruire un business che ti somigli: ti meriti uno spazio dove ci sia posto anche per questi momenti di confronto e fatica, senza vergogna.
Ricordati: tu sei esattamente dove devi essere. Non un passo indietro, non uno avanti, il tuo ritmo va bene così. E se l’invidia arriva, ascoltala: forse non sta dicendo che devi fare di più, ma che è il momento di cambiare sguardo.
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