Quest’anno ad agosto non mi fermerò, in realtà non mi fermo ad agosto da diversi anni, ma questa è un’altra storia.
Sto iniziando a pensare ai servizi e ai corsi da offrire fra settembre e dicembre e soprattutto a come impostare il 2017: il planning è ancora un’attività con cui non sono completamente a mio agio, ma ho capito che mi tocca, che è indispensabile per l’organizzazione, la gestione e la crescita di questo mio piccolo business online. Quelle che conosco e lo fanno mi sembra lavorino meglio e più serenamente di me: non è un buon motivo per abbandonare questa mia resistenza?
Quando a metà luglio mi sono fermata a fare il bilancio dei primi 6 mesi del 2016 (grazie a Gioia che nel suo BBclub mi ha obbligata a farlo) ho capito anche che i progetti, i prodotti, i servizi e i guadagni vanno monitorati e analizzati senza giudicarli e senza giudicarmi con cattiveria se non è andato tutto come prevedevo.
Ecco le cose che ho capito
Ho capito che devo imparare a chiedere e ad ascoltare i bisogni delle mie possibili clienti. Il Typeform che ho mandato loro via newsletter mi è stato utilissimo! (se non lo hai compilato e hai voglia di aiutarmi lo puoi trovare a questo link: giuro che ci metterai meno di 5 minuti a compilarlo!)
Ho capito che se sto lavorando bene e se prevedo di fare più di quanto previsto in precedenza, devo sentirmi a mio agio nel chiedere un aumento: il mio tempo e il mio lavoro devono essere retribuiti in maniera adguata
Ho capito, complice un “giro” di antibiotico a fine luglio, che devo prendermi più cura di me stessa e che, se anche non posso andare in ferie per una settimana o un mese, posso rallentare e vivere qualche pomeriggio come se fossi in vacanza: alla fine ho il mare a 15 minuti da casa e due ore spalmata su un lettino con un aperitivo in mano fanno molto “faccio la bella vita”
Ho capito che le parole hanno un peso: quando le cose vanno male non vanno come vorrei non devo darmi della Sfigata o della Piccola Fiammiferaia. Non lo direi mai a mia figlia, a una mia amica o a una mia cliente: perché lo devo pensare proprio di me? Il rispetto deve venire prima di tutto per me stessa.
Ho capito che, avendo aperto il sito a gennaio e le consulenze da febbraio, non è pensabile avere il pienone: molte delle mie clienti ideali non sanno nemmeno che esisto! Devo farmi conoscere da più persone e poi eventualmente arrabbiarmi se le mie azioni di marketing non funzionano!
Conseguenza del punto sopra è che:
Ho capito che devo scrivere di più, che devo mettermi in gioco, non devo avere paura di scrivere sul blog, devo lanciarmi. Di cose da dire ne ho parecchie, non devo farmi frenare dalla paura di sbagliare. Devo farmi definire da quello che so, non dalle mie paure.
Ulteriore conseguenza:
Ho capito che quando esco dalla mia confort zone seguendo l’istinto non sbaglio: una piovosa domenica di fine maggio ho aperto il profilo Instagram della @socialmediabiondina e ho un engagement pazzesco, mai visto sul mio profilo personale @silvialanfry. E un folle giovedì di fine luglio (mentre ero sotto antibiotico, fra l’altro… coincidenze?) ho deciso di lanciare #agostoin31click: al 9° giorno ci sono già 1.022 foto, direi che ho fatto proprio bene a lanciarmi in quest’avventura fotografica!
Tu hai fatto il bilancio del primo semestre? Scrivimi nei commenti quello che ti ha fatto capire!
Lascia un commento