
La prima serie tv che mi ricordo di aver guardato è stata “Friends”: era il periodo dell’Università, e quegli episodi brevi brevi erano un modo per tuffarmi nel mondo dei miei sogni per il futuro.
Dopo Friends c’è un buco di diversi anni in cui non ricordo molto cosa guardassi, ma credo più che altro film, e poi avanti veloce fino al 2011-2012 quando ho scoperto che potevo guardare le serie dal computer, e da lì non ho più smesso. Di quell’epoca sono il mio amore per “Sex and the city”, di cui ho fatto anche diversi re-watch, e il sempreverde e sempre amato “Grey’s Anatomy”: esistono ancora scambi di messaggi con un’amica in cui le dicevo: “Ma perché Meredith parla sempre a me?“.
A Natale del 2015 è arrivata nella mia vita Netflix, e da lì non credo di aver più guardato la tv generalista, soprattutto dopocena.
Qualche giorno fa ho guardato sull’app TVTime, l’app che uso per tenere traccia delle serie che guardo, ed è venuto fuori che ho guardato serie per 3 mesi della mia vita, e che ho guardato 3000 episodi, e si tratta di una stima per difetto, perché non credo di aver aggiunto tutte le serie che ho guardato. Giuro che ho anche una vita sociale e lavorativa!
Avendo quindi visto un sacco di episodi, mi sento in diritto di poterti dare dei consigli per delle serie tv che ti siano di aiuto nella tua crescita personale e professionale. In realtà non ci saranno solo serie TV, ma anche alcuni film e documentari che ho trovato ispiranti.
Pronta? Partiamo!
Indice dell'articolo
Se hai bisogno di esempi e mentori
Inizio con una miniserie di Netflix che si chiama “Self – made – La vita di Madame C.J. Walker“, e narra la storia di Madame C.J. Walker, la prima donna nera diventata milionaria in America. La sua storia inizia raccontando una vita di estrema povertà e fatica quotidiana, da cui si riscatta ideando un prodotto per la cura dei capelli crespi tipici delle donne di colore. È una storia di incrollabile determinazione: nonostante il razzismo sistemico negli stati del Sud, i maltrattamenti e le ingiustizie subite, Madame riesce a creare un impero, e lo fa dando al contempo lavoro ad altre donne nere. Una storia di empowerment al femminile, realmente accaduta all’inizio del ‘900.
Sempre su Netflix trovi “Becoming – La mia storia“, il documentario girato durante la presentazione del libro di Michelle Obama in giro per gli USA. Il libro* è bellissimo, e te lo stra-consiglio, ma ti consiglio anche questo documentario: un’ora e mezza che ti lascerà con una bellissima sensazione di potere, di carica e di felicità per aver trovato una nuova mentore da seguire.
Continuando coi documentari, trovo che “Brené Brown – Trovare il coraggio” con Brené Brown sia imperdibile. È registrato sul palco, mentre lei tiene un intervento in cui parla di uno dei suoi argomenti preferiti: il coraggio, anche di essere vulnerabile. Lei è fantastica, perché il suo speech è pieno di ironia, e si passa dalla risata, alla riflessione, alla commozione in pochi istanti. Andrò controcorrente, ma ho amato molto di più la Brené sul palco, della Brené scrittrice: il suo “La forza della fragilità*” non mi ha coinvolta e colpita quanto questo discorso sul palco. Fammi sapere se anche per te è lo stesso.

Se il minimalismo ti attira
Concludo la serie documentari con due documentari sul minimalismo, “Minimalism” e “Minimalismo – Il meno è ora“, entrambi girati da Matt Davella, che seguo da anni su Youtube e di cui amo l’approccio al minimalismo. I protagonisti sono Dan Harris e Ryan Nicodemus, conosciuti online come “The minimalists”, e nei due film ci sono tante riflessioni sulle cose, sul possesso, sull’avere e sulla felicità. Ci sono anche tante interviste, sia ad altri minimalisti “famosi” che a studiosi della materia. Se il minimalismo ti incuriosisce o, come me, ci sei già dentro, ti consiglio tantissimo questi due film/documentari. Hanno un approccio che preferisco a quello alla “Marie Kondo”.
Se la tua autostima vacilla
I film che mi sento di consigliarti sono due, e sono due film molto diversi fra loro a livello di successo, ma il loro messaggio è simile.
Il primo è un film di Amazon Prime Video che si chiama “Brittany non si ferma più” (se non sei iscritta aa Amazon Prime puoi farlo passando da qui*). Il film, ispirato a una storia vera, racconta la vicenda di Brittany, una ragazza newyorchese che, per risolvere dei problemi di salute, decide di iniziare a correre per partecipare alla maratona di New York. È un film sulla determinazione, sull’amicizia, sul rispetto di se stessi, sul raggiungere gli obiettivi che ci si pone e sull’autostima. Un film leggero, che scorre veloce… e ti fa venire voglia di iniziare a muoverti!
Il secondo è un film che ha avuto un grande successo, ed è il mio film preferito: “L’amore non va in vacanza” (lo trovi su Netflix), che in originale si intitola, in maniera più neutra e meno inutilmente zuccherosa “The holiday”. Il cast è pieno di attori famosi, e i miei preferiti sono Kate Winslet e Jack Black: meno patinati di Cameron Diaz e Jude Law, ma con una storyline molto interessante e ispirante. Il film narra la storia di due ragazze in piena crisi di cuore, che decidono di scambiarsi casa per le vacanze di Natale, in modo da evitare di stare con le proprie famiglie: Cameron Diaz si ritrova in un meraviglioso cottage nella campagna inglese, e Kate Winslet in una villa hollywoodiana a Los Angeles. Il film è piacevolissimo in se, ma se lo guardi (o lo riguardi) dopo questo episodio, ti invito a soffermarti sul personaggio di Kate Winslet, e di come cambia grazie alla conoscenza con un vecchio sceneggiatore di Hollywood. È indubbiamente un film romantico, ma è meraviglioso vedere una donna passare da zerbino di un narcisista, al diventare sicura di sé: balsamo per l’autostima!
Se vuoi ragazze che ce la fanno in città stupende
Chiudo con due serie, sempre di Netflix che ho amato tantissimo, ma credo potrei andare avanti all’infinito: più ci penso, più mi dico: “Potrei parlare di quella! Uh, e quell’altra??“. Vabbè, magari farò un altro post a tema più avanti, chissà!
La prima è una serie leggera e piacevolissima, che va giù come una coppa di champagne: “Emily in Paris“. La storia non è da mal di testa, è abbastanza scontata, alcuni personaggi sono un po’ dei cliché, ma il personaggio di Emily e quello della sua amica Mindy sono godibilissimi e poi è ambientata a Parigi, dove non vedo l’ora di poter tornare.
La seconda è una serie che sto guardando proprio in questi giorni. Più che guardare direi divorare: devo stare attenta a quando mi ci metto perché passano 3 episodi senza che me ne accorga! La serie si chiama “The bold type“, e mi sta ricordando sia “Il diavolo veste Prada” che “Sex and the city”, ma senza personaggi tossici tipo Mr. Big o Miranda: c’è molta più diversità di genere e di colore della pelle (ci hai mai fatto caso che in “Sex and the city” erano tutte bianche, in un mondo solo di bianchi, quando NY è una città piena di diversità culturale, razziale e di comportamenti?), e la direttrice del magazine non è un despota, ma una mentore per le 3 ragazze. Al momento non posso dire molto di più perché sono ancora alla prima stagione, ma se cerchi qualcosa di leggero e piacevole, che ti dia una botta di empowerment, e ti faccia sognare un viaggio a New York, non puoi perdertelo!
Spero di averti dato alcuni spunti utili per la tua crescita e per il tuo intrattenimento. Fammi sapere se questo tipo di post ti piace, così valuto se farne un altro fra qualche mese!
Lascia un commento