Imparare a gestire le critiche è importantissimo, sia per la vita che per il business. Che si tratti di osservazioni da parte dei tuoi parenti, di commenti del tuo pubblico, di feedback da parte di colleghi riguardanti la tua attività, una cosa è certa: le critiche fanno paura, generano dentro di noi delle emozioni negative, e a volte ci impediscono di passare all’azione.
Imparare a gestire le critiche è fondamentale per il benessere di un business: quasi ogni giorno abbiamo a che fare con critiche, attacchi gratuiti e consigli non richiesti.
Oggi ti darò i miei consigli per imparare a gestire efficacemente le critiche, e ti parlerò della mia cartella magica: un’astuzia molto semplice che ti aiuterà a sopportare meglio le osservazioni che potranno arrivarti.

Indice dell'articolo
Elimina le critiche gratuite e gli insulti
Prima di condividere con te i miei consigli su come gestire meglio le critiche, voglio partire proprio dal significato della parola “critica”: secondo il vocabolario Treccani la critica, nel linguaggio corrente, è “un giudizio sfavorevole, di natura soprattutto morale, censura, biasimo dei difetti, veri o presunti, delle azioni, delle parole, dei comportamenti altrui, oppure di fatti e situazioni.”
Da qui in poi quindi mi riferirò alla critica come a un qualcosa che ti ritorna indietro, e che genera dentro di te un’emozione negativa: una critica non porta a niente di buono, che si tratti di un attacco gratuito, di un insulto, di un giudizio o di un commento inappropriato.
Chiunque, online o offline, può muoverci delle critiche e sentirsi autorizzato a farlo: queste osservazioni, spesso denigratorie, possono provenire dai tuoi follower, dai tuoi colleghi, dai tuoi clienti, dalle persone vicine a te o anche da sconosciuti.
Credo che la cosa brutta e davvero spiacevole sia che questo tipo di maldicenze o di accuse spesso non hanno niente a che fare con la tua attività, e con quello che fai o di cui parli: mi riferisco a critiche rivolte per esempio al tuo fisico nei commenti di un Reel nel quale parli di una tua competenza.
Come si gestisce una critica di questo tipo?
La prima cosa da fare è eliminare il commento o il messaggio: non vale la pena di rispondere o di intavolare una discussione. I tuoi canali social e le tue piattaforme sono spazi tuoi (anche se ovviamente non sei la proprietaria di Instagram o di Youtube), ed è un tuo diritto far scomparire un insulto, un contenuto sterile, o un’osservazione denigratoria.
Una critica negativa può farti del male e può farti sentire profondamente ferita: se questo è il caso parlane con qualcuno di cui ti fidi, non restare da sola.
Non reagire mai a caldo a una critica
Parliamo adesso della cosiddetta “critica costruttiva”, due parole che messe insieme mi fanno venire un brivido: di solito si tratta di un consiglio non richiesto, travestito dalla persona che ti offre il suo parere da aiuto “per il tuo bene”. La prima sensazione che tu provi è un’emozione negativa, esattamente come per ogni altro tipo di critica.
Questo genere di commenti, spesso consigli non richiesti, può essere fatto con maggiore o minore benevolenza e in modi diversi. Possono arrivare tramite messaggi privati, attraverso le e-mail, con dei commenti sui social e spesso anche faccia a faccia.
Gestire la critica in queste condizioni è delicato. Il mio consiglio è quello di non rispondere subito: aspetta qualche ora e dai modo alle tue emozioni di calmarsi: è normale reagire in modo epidermico davanti alle critiche, o a un feedback negativo, anche se sappiamo che la persona davanti a noi ha ragione.
Il modo migliore di affrontare una critica è quello di non cercare immediatamente il confronto: rispondi a mente fredda, anche se la situazione ti sembra urgente.
Analizza il motivo per cui la critica che ti viene rivolta fa così male
Il timore di non piacere a tutti
Avere un business online è bellissimo ma, come per tutte le cose, c’è un rovescio della medaglia: gli utenti su Internet hanno spesso la tendenza a sfogarsi molto più che nella “vita reale”. Ovviamente non è che tutte le persone che incroci e che ti circondano nella vita offline sono sempre super gentili e carine, ma è difficile trovare chi, nella vita di tutti i giorni, oserebbe farti sapere le proprie opinioni su tutto, così come invece farebbe se nascosto dietro uno schermo e una tastiera.
I leoni da tastiera sono, purtroppo, un fenomeno piuttosto diffuso: nascondersi dietro a uno schermo per insultare è comodo. Alcuni di loro si sentono addirittura investiti di una missione: quella di dire tutto quello che gli passa per la testa, senza nemmeno prendersi un secondo per riflettere sull’impatto che questo può avere sulla persona che legge… giustificandosi dietro un: “Ma la mia voleva essere una critica costruttiva, per il tuo bene!“. Spesso si tratta di cattiverie gratuite e malevole, ma alcune volte ci ritroviamo “soltanto” ad avere a che fare con persone maldestre e poco empatiche.
Ricorda, come parziale conforto, che chiunque abbia un po’ di visibilità ha ricevuto delle critiche: benevole, malevole, gratuite, o “costruttive”. Anche Gandhi e Madre Teresa di Calcutta avevano dei critici! Quindi, se per mestiere comunichi il tuo lavoro su Internet, imparare a gestire le critiche fa parte del lavoro.
Se hai un’attività online, il mio consiglio è quello di dire la tua opinione sempre, anche se hai paura delle critiche: non potrai mai piacere a tutti, quindi tanto vale che tu sia vera e spontanea e ti faccia conoscere per quello che sei. Cercare di piacere a tutti porta a non piacere a nessuno.
Può capitare che alla tua audience non piacciano sempre tutti i tuoi contenuti: alcuni piaceranno di più, altri meno e altri ancora potrebbero non piacere per niente. L’importante è che tu dica sempre quello che pensi davvero e che non ti mortifichi e ti saboti da sola: non commettere l’errore di cancellare la tua personalità per paura del giudizio e dei feedback negativi.

La paura di essere rifiutata dal gruppo
Aver paura di eventuali feedback negativi spesso nasconde la paura del giudizio degli altri: il nostro timore più profondo di essere rifiutati dai nostri pari.
Il nostro cervello è ancora quello degli uomini delle caverne, per i quali esseri esclusi del gruppo significava morire di stenti per essere stati spinti fuori dalla grotta dei propri pari: essere cacciati significava non avere più il fuoco che portava con sé sicurezza e calore.
Dopotutto lo schema è semplice: paura della critica = paura del giudizio = istinto preistorico ancorato dentro di noi, che non riusciamo a controllare.
Impara a relativizzare tutto: non vivi più nelle caverne! Se qualcuno non è d’accordo con quello che scrivi in un post di Instagram, non rischi di essere uccisa dalla tigre dai denti a sciabola. Prendere consapevolezza di questo ti aiuterà a gestire meglio la critica nel quotidiano.
Poca fiducia in te stessa
Avere paura dei commenti e delle osservazioni altrui denota spesso una poca fiducia in noi stesse: ci ritroviamo quindi a cercare fuori da noi la validazione che dovremmo darci da sole.
Spesso ci appoggiamo agli altri per avere la riprova che:
- I nostri contenuti siano validi,
- Il nostro business sia sufficientemente sviluppato,
- I nostri risultati siano corretti.
Peccato che cercare l’approvazione dai clienti, dal nostro pubblico, dalla nostra famiglia e dalle altre persone in generale mette in pericolo:
- La nostra salute mentale,
- La nostra riuscita,
- La fiducia in noi stessi,
- I nostri valori.
È importante non dimenticare che le persone con cui abbiamo a che fare non sono dei robot: ognuna ha i propri problemi, una propria visione del mondo e il proprio metro di giudizio.
Le critiche che ti vengono rivolte non corrispondono per forza alla realtà, alla tua realtà. Non commettere l’errore di dare agli altri il potere di giudicare e di dare un valore a chi sei.
La critica come specchio del giudizio verso noi stessi
Le critiche che ci infastidiscono di più sono spesso quelle che riflettono qualcosa che in realtà pensiamo già di noi stesse.
Ti faccio un esempio: se qualcuno mi critica dicendo che dovrei avere i capelli più corti, questa cosa non mi tocca perché la lunghezza dei miei capelli non è un mio problema. Ma se qualcuno mi critica esprimendo un giudizio sulla mia pancia, la vivo malissimo perché è un’area che io per prima percepisco critica.
Quando una critica ti ferisce particolarmente prova a chiederti se è perché è andata a toccare un punto sensibile.
Poniti delle domande di fronte a delle critiche ripetitive
La mia regola del tre, di cui ti ho parlato nell’episodio sui libri, ritorna anche qua: una volta è un caso, due volte una coincidenza, ma alla terza volta mi si drizzano le antenne. Sei più di tre persone ti fanno la stessa critica, prenditi il tempo di farti delle domande: lo so che non è la cosa più piacevole che ci sia, ma è necessario.
Cerca di fare un’analisi della situazione: metti da una parte le credenze di chi ti ha mosso la critica, e dall’altra le tue stesse interpretazioni. In questo modo potrai renderti conto che alcune volte i fatti saranno dimostrati, altre volte invece si tratterà semplicemente di interpretazioni fatte da alcune persone in base al proprio vissuto.
Decidi tu se tener conto della critica e cambiare, oppure no
Se diverse persone ti hanno rivolto la stessa critica, hai davanti a te due possibilità:
- decidere di cambiare e migliorarti,
- decidere di ignorare la critica e di non cambiare.
Se molte persone pensano che il tuo modo di fare non vada bene, questo non significa che sia vero! Hai, sempre e comunque, il diritto di ritenere di essere nel giusto e di non dover cambiare. L’importante è che ti sia presa del tempo per metterti in discussione e per farti delle domande.
Una semplice cartella per aiutarti a gestire meglio le critiche
Condivido con te un piccolo trucco per gestire meglio le critiche: la cartella delle parole belle.
Da tempo ho creato fra gli album del mio telefono una cartella chiamata “Parole belle”. Al suo interno inserisco tutti gli screenshot dei messaggi positivi e dei complimenti che ricevo sia dalle mie clienti, che dalle follower: possono essere screenshot di messaggi privati, commenti, e-mail, risposte ai questionari.
Questa cartella mi aiuta a gestire le critiche riguardo al business molto più facilmente: ogni volta che passo un periodo un po’ complicato, o sono tentata di rimettere tutto in discussione, mi basta aprire la cartella per riportare su l’umore.
Purtroppo può capitare, ed è normale, che un’unica critica ci tocchi e influisca sul nostro umore per settimane, anche se nello stesso periodo abbiamo ricevuto un sacco di complimenti. Non è del tutto colpa nostra: c’è lo zampino del nostro caro cervello, sempre quello dell’uomo delle caverne, che dà molta più importanza alle cose negative rispetto alle cose positive… perché a quel tempo evitare le cose brutte e spiacevoli e pericolose era il modo per restare vivi.
Crea anche tu una cartella nella quale salvare gli screenshot dei complimenti e delle parole belle che hai ricevuto da parte dei tuoi follower, dei tuoi clienti, di chi segue il podcast, dai tuoi amici e vai a pescare dentro ogni volta che stai per buttarti giù.
In conclusione: come si fa a gestire le critiche?
Le critiche sono critiche solo se le accogli come tali:
- Sentiti libera di ascoltare o meno le osservazioni negative.
- Non reagire mai a caldo
- Cerca di analizzare e capire perché quella critica ti fa così male
- Per tenere il morale alto, corri a creare la tua cartella delle parole belle!
Spero davvero di averti dato degli spunti utili per gestire meglio le critiche.
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