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Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Sono Silvia Lanfranchi, Attivatrice di ricchezza interiore e coach di business imperfetti per professioniste creative che vogliono sentirsi libere, sicure e ben pagate con un business autentico e sostenibile.

4 consigli per chiedere (e ottenere) recensioni

Gestisci il tuo business, Business

Indice dei contenuti

    • Aiutali
    • Guidali
    • Edita (ma non troppo)
    • Condividi!
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  • Trasparenza e valori: perché sono tornata a Spreaker
  • Il mio lavoro è un altro: come promuoversi online senza snaturarsi

Uno dei modi ingiustamente meno utilizzati per promuovere i tuoi prodotti o i tuoi servizi è quello di farlo attraverso le parole di chi ha già lavorato con te.

Tu hai mai provato a chiedere ai tuoi clienti di raccontare con le loro parole l’esperienza che hanno avuto lavorando con te? Ti sembra di essere inopportuna a chiedere una recensione del tuo prodotto o del tuo servizio ai tuoi clienti? Beh, fai male! Le testimonianze di chi ha già lavorato con te possono diventare una freccia molto precisa nel tuo arsenale di marketing, e soprattutto è una freccia a costo zero! Il trucco sta nel fare ai tuoi clienti le domande giuste, in modo che quando condividerai sui tuoi canali le loro parole, riuscirai ad attirare altri potenziali clienti.

Pensa alla richiesta di recensione/testimonianza come a una parte essenziale del tuo processo di customer care: non li stai disturbando, ti interessa sinceramente sapere come si sono trovati con te, vuoi essere sicura che si siano trovati bene, che siano soddisfatti.

Se una delle tue difficoltà nel parlare dei tuoi prodotti è legata al fatto che non ami molto parlare di te stessa e del perché le persone dovrebbero sceglierti, allora raccogliere e condividere testimonianze è esattamente quello di cui hai bisogno: la riprova sociale è una leva importantissima nel processo di acquisto di qualsiasi bene, materiale o immateriale. Tu ad esempio, scegli di andare a cena in una pizzeria sempre vuota o in una sempre piena?

La riprova sociale, o “social proof”, cioè quello che i tuoi clienti dicono dell’esperienza di lavorare con te, può essere la leva principale che muove un cliente indeciso a dire “Sì” a una tua offerta.

Immagina la scena: Maria ti stima, sta pensando di comprare un tuo servizio, ma ha ancora un po’ di titubanza. Viene sul tuo sito e legge la recensione di Paola: si riconosce nei problemi e nei dubbi di Paola e il fatto che Paola abbia avuto un’ottima esperienza con te è la chiave che convince Maria a diventare tua cliente. Sì, è il classico meccanismo del passaparola traslato sul web.

Ma come si fa, in pratica, a chiedere e ottenere recensioni utili? Ecco 4 consigli per ottenere le migliori recensioni possibili e usarle al meglio per la tua promozione.

Aiutali

Il prima e il dopo funzionando sempre alla grande: quali erano i problemi e le paure che quella persona aveva prima di lavorare con te, o di comprare un tuo prodotto? Quali sono i risultati che ha ottenuto?

Quando un potenziale cliente scopre che qualcun altro si è sentito nello stesso modo in cui si sente lui in questo momento, e che grazie a te ha superato quei problemi, sarà ancora più propenso a sceglierti! Lo scopo di qualsiasi business è quello di risolvere i problemi dei suoi clienti, rendergli la vita più facile o farli sentire meno soli: sottolinea queste argomentazioni e vedrai che altri potenziali clienti capiranno che sei la persona perfetta per loro!

Guidali

Non è facile scrivere la perfetta testimonianza, ed è qui che intervieni tu “guidando” le risposte: non fare mai domande aperte come “Dimmi cosa ne pensi del lavoro insieme a me” oppure “Mi lasceresti una testimonianza?”. Crea piuttosto un questionario con 3-4 domande specifiche, in modo da guidare le parole che useranno per descrivere il lavoro con te. In questo modo potrai usare le loro esatte parole, e se chi ti ha lasciato la testimonianza è il tuo cliente ideale, sarà un modo per attirarne altri!

Per chiedere le recensioni delle mie consulenze 1:1, io uso un questionario che ho creato su Typeform, e che contiene domande come: qual era la tua più grande paura prima di acquistare questo servizio? C’è qualche altro mio servizio che vorresti acquistare? Quali risultati hai ottenuto? In fondo al questionario chiedo l’autorizzazione a usare la testimonianza sui miei canali, e anche se vogliono lasciarmi il loro nome e l’indirizzo del loro sito perché io possa linkarlo nella recensione, in modo da pubblicizzarli a costo zero per loro. Win win!

Altre volte, soprattutto per gli ebook, approfitto del momento in cui invio la fattura d’acquisto per chiedere semplicemente “Come sta andando con [nome del prodotto]?”: è un modo molto semplice per ottenere risposte utili e interessanti.

Un altro modo molto comodo per te per far sentire speciale i tuoi clienti e avere una testimonianza della loro esperienza con il tuo prodotto, è quello di impostare una mail automatica che partirà dopo un mese dall’acquisto, all’interno della quale scriverai qualcosa di carino, simpatico e grato, e aggiungerai il link al tuo brevissimo questionario.

Edita (ma non troppo)

Non sempre la testimonianza sarà formattata perfettamente: se senti la necessità di correggerla perché il discorso “fili” un po’ di più, e soprattutto se lo devi tagliare per adattarla al formato che hai scelto, è buona pratica informare la persona e fargli leggere la versione editata da te della sua testimonianza. Non vuoi assolutamente che chi ha condiviso la propria opinione si senta frainteso!

Condividi!

Una volta che hai ottenuto testimonianze o recensioni entusiaste condividile ovunque, non solo sulla pagina dedicata alle recensioni sul tuo sito: usale su Facebook, all’interno delle sales page, su Instagram e nelle storie di Instagram. Ricordati di taggare i tuoi clienti, in modo da invogliarli a condividere la loro testimonianza, così ti faranno ulteriormente pubblicità a costo zero!


Hai mai chiesto testimonianze per i tuoi servizi? Ti hanno mai lasciato una recensione spontanea sulla tua pagina Facebook? Raccontamelo nei commenti!


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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Paola dice

    30/04/2019 alle 12:51

    Eccomi! Sono il caso perfetto di come NON fare per ottenere recensioni, almeno fino ad oggi 🙂 All’inizio chiedevo solo a voce di scrivere una recensione (risultato pessimo), poi ho iniziato ad inviare una mail dopo la conclusione del lavoro con l’originalissimo “mi scriveresti una recensione?” (Pochissime risposte, ormai i clienti non erano più interessati credo…). Poi dopo “meticolose” ricerche online ho provato a inviare la richiesta insieme alla fattura (Risultato mediocre: le recensioni arrivavano ma erano del tipo “tutto ok”, “consigliato” ovvero abbastanza inutili per i nuovi clienti). Poi scopro per caso questo blog stupendo, leggo questo post e ahah! Ecco finalmente un’idea semplice ma geniale: le recensioni guidate! La cosa che mi fa più sorridere? Io di lavoro offro consulenze statistiche e ho sottomano questionari un giorno sì e l’altro pure ma non so perché non avevo mai pensato di utilizzare questo format per le recensioni. Grazie Silvia, sei una fonte continua di idee!

  2. Silvia Lanfranchi dice

    30/04/2019 alle 13:17

    @Paola ma direi che è il classico esempio del calzolaio con le scarpe rotte 😀 Felice di averti dato il “la” che ti mancava <3

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Se provi vergogna a vendere, leggi qui 👇 Ogni Se provi vergogna a vendere, leggi qui 👇

Ogni volta che non proponi i tuoi servizi perché “ti senti in imbarazzo”, stai decidendo al posto della tua potenziale cliente.

Stai decidendo che non ne ha bisogno, che non se lo può permettere, che non le interessa.

Ma chi sei tu per decidere?

La vergogna di vendere viene dal pensare che stai TOGLIENDO qualcosa. Ma la verità è che stai DANDO: l’opportunità di risolvere un problema, raggiungere un obiettivo, migliorare la propria vita.

Una mia cliente mi ha detto: “Supero la vergogna perché penso a quanto posso aiutare”.

Non si tratta di te. Si tratta di LORO.

Quindi oggi fai una cosa:
Scrivi a 3 persone che sai potrebbero beneficiare del tuo lavoro. Non “vendergli” nulla. OFFRI il tuo supporto.

C’è una differenza enorme.

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2. Il reminder per bere: ci appoggio la borraccia e ogni 20 minuti mi ricorda di bere. Funziona.
3. Il microfono per registrare il mio podcast: non è fancy ma fa il suo dovere
4. Odio il mouse, ma amo il mio trackpad, anche per le sue funzioni segrete e magiche.
5. Il Macbook che a inizio anno a sostituito il precedente dopo 4 anni di onoratissimo servizio, e che mi fa di nuovo lavorare speditissima 
6. La tastiera Bluetooth (non originale) con un rapporto qualità prezzo spaziale
7. L’iPhone 13: ero scettica, lo ammetto. Ma nessun telefono mi è durato 5 anni senza fare mezza piega
8. Gli auricolari bluetooth di quest’anno: li uso talmente tanto che ne cambio un paio all’anno!
9. Li desideravo da un sacco e ora li ho anch’io!
10. Sulla scrivania ci vuole una buona lampada: questa è dimmerabile e si può scegliere anche il calore della luce
11. e 12. Il portatile è attaccato a un monitor esterno da 24” con il retro bianco (il retro dei monitor nero mi fa orrore) appoggiato su uno stand di acrilico trasparente.

Ho raccolto tutti i link ai miei prodotti preferiti in un collage sulla mia vetrina Amazon. Se commenti PREFERITI ti mando subito il link così puoi salvarli nella lista desideri o acquistarli subito!
Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare journaling e... blocco totale?

Foglio bianco, penna in mano, e nella testa solo: “E ora cosa scrivo?”

Il journaling non è solo scrivere a ruota libera. Ci sono tantissimi modi diversi per svuotare la mente, e te ne condivido ben 5 nell’ultimo episodio del podcast.

Il mio preferito? Le liste che fanno brillare l’anima.

Non parlo delle solite liste di cose da fare, ma di liste come ad esempio:
✨ I tuoi viaggi dei sogni
✨ Le cose che ti fanno sentire potente
✨ Quello che ami di te in questo momento

Non servono frasi perfette o spiegazioni. Bastano anche solo due o tre parole per ogni punto. È immediato, è liberatorio, e ti sorprenderai di quello che verrà fuori.

Nel podcast ti racconto anche delle altre 4 tecniche super creative.

Perché ricorda: prenderti cinque minuti per ascoltarti davvero è già un atto di amore verso te stessa. Il self care non sono solo creme e massaggi, ma anche questo.

Trovi tutto nell’episodio 206 del mio podcast “Mettiti comoda che parliamo di soldi”: lo trovi su tutte le piattaforme
Seguimi su Instagram @socialmediabiondina
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