Qualche mese fa ho deciso di iniziare un percorso dietetico: ero stufa di lamentarmi che non mi piacevo, che i vestiti mi tiravano sempre, stufa di guardarmi allo specchio e non riconoscere più quella Silvia. Mi sono affidata a una dietista fantastica (e bravissima sui social, ma questa è un’altra storia), sono andata nel suo studio, abbiamo stabilito l’obiettivo da raggiungere e lei ha creato un piano alimentare apposta per me.
Primo giorno di dieta, inizio a mettere sul tavolo della colazione le cose concesse, nelle quantità concesse, e vado nel panico: “Oddio, ho così poche quantità di cibo da mangiare? Ecco, avrò sempre fame, mi sentirò frustrata e quindi mollerò subito. È tutto inutile.” Le ho anche scritto per dirle che la colazione era troppo scarsa, che di solito mangiavo di più, che non ce l’avrei mai fatta. Lei mi ha risposto, serafica e professionale, di darle fiducia per qualche giorno, e che se avessi avuto davvero una fame pazzesca, avremmo rivisto le quantità.
Il mio cervello, come al solito, si era spaventato a morte per questo cambiamento e cercava in ogni modo di farmi desistere, ma questa volta ho deciso di non dargli retta, anzi. Ho cambiato modo di pensare, ho ribaltato la mia prospettiva: avrei seguito quello schema il più seriamente possibile, imparando a godere di ogni grammo di alimento a mia disposizione, avrei cercato di ottenere il meglio e il massimo da quello che avevo. Avrei guardato il bicchiere tutto pieno, non quello mezzo vuoto. Ero convinta di quello che stavo facendo, lo stavo facendo per me e per il mio benessere.
Cosa c’entra tutto ciò con il rapporto col denaro? Beh, prova a sostituire le parti relative all’alimentazione con “soldi, denaro o guadagni” e guarda come il discorso fili lo stesso.
“Sono stufa di lamentarmi che non ho mai abbastanza soldi, che non guadagno abbastanza, che non posso permettermi questo o quello. Basta! Ora faccio qualcosa: parto dal controllare le mie spese in modo da rendermi conto di dove finiscono i miei soldi.
Oddio, non posso comprare nulla, mi mancano un sacco di cose per stare bene, sono povera!
Però… in fondo ho di che vestirmi tutti i giorni, nel freezer e nella dispensa ho talmente tanto cibo che posso fare lì la spesa per almeno una settimana. Ho una connessione internet che mi permette di lavorare e scoprire un sacco di cose e persone nuove, sto scrivendo queste cose su un computer, prima mi sono fatta una doccia nel confort del mio bagno…”
Se pensi sempre di non avere abbastanza denaro, allora il denaro che ti arriva non ti basterà mai, sarai sempre in affanno. Se impari a godere e a impiegare bene il “poco” denaro che hai a disposizione, quello stesso denaro diventerà tantissimo e ti basterà per fare tutto quello che desideri. L’importante è che tu lo stia spendendo per te e in modo allineato con i tuoi desideri più veri.
È proprio vero che non guadagni abbastanza e non hai mai soldi a sufficienza per fare tutto, o è piuttosto una questione di non avere un buon rapporto col denaro e di fare lo struzzo quando si tratta di parlare di soldi?
E se imparassi a pensare al denaro in termini di abbondanza e non di scarsità? Ti sei mai chiesta perché, a parità di condizioni esterne come, ad esempio, una crisi economica, alcuni siano in difficoltà mentre altri nemmeno se ne accorgono? Non sarà mica che le circostanze esterne sono meno importanti di quello che c’è all’interno del nostro cervello e dei suoi pensieri? Nel rapporto col denaro c’entrano le abitudini ereditate dalla nostra famiglia di origine, c’entra la cultura in cui ci troviamo e, soprattutto nel caso di noi donne, c’entra tantissimo anche l’autostima: se non ti dai abbastanza valore, se ti sminuisci sempre e ti senti spesso la Piccola Fiammiferaia, difficilmente ti sentirai ricca, qualunque cifra tu abbia guadagnato il mese scorso o tu abbia sul conto in banca.
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