
Sta finendo questo anno assurdo, e credo che anche il prossimo non sarà di ritorno immediato alla nostra vita normale: ho paura che la vita “normale”, identica a quella pre-pandemia non tornerà più. La situazione intorno a me mi ha talmente cambiata, e mi ha talmente cambiato lo sguardo sul mondo, che quando guardo delle serie tv e vedo persone che fanno party tutti vicini, senza indossare mascherine o rispettare il distanziamento fisico, mi sento a disagio per loro: non sono la sola, vero?
Indice dell'articolo
Un momento per riflettere e analizzare l’anno che sta finendo
Fra la fine novembre e l’inizio dicembre di ogni anno mi fermo per fare un bilancio dell’anno che sta finendo, in modo da arrivare all’inizio di gennaio con le idee chiare su quello che voglio fare ancora, e quello che non voglio più fare nell’anno dopo.
Se mi segui da un po’ ormai sai che pianifico ogni trimestre (e se non lo sai ancora, corri ad ascoltare l’episodio 3 del podcast), ma mi piace comunque fermarmi e guardare l’anno nella sua totalità, sia quello che sta finendo che quello che sta per iniziare: rifletto su cosa è stato, do una linea di indirizzo per l’anno che sta per arrivare, e mi faccio un’idea delle cose che voglio fare nei primi 4-5 mesi. Non vado oltre aprile/maggio, perché sarebbe come tirare a indovinare, come se usassi una sfera di cristallo. E se già non ero una grande fan della pianificazione annuale dettagliata, dopo il mio 2020 è diventato un credo.
Cosa fare di questo 2020?
Però… dobbiamo davvero prendere il 2020 e buttarlo nel gabinetto? Oppure possiamo guardarci indietro con uno sguardo più gentile, e salvare qualcosa? Possiamo accettare che non sia stato un completo fallimento?
Il mio rapporto col concetto di fallimento
Oggi non credo più nel concetto di fallimento, ma è un qualcosa che ho capito anni dopo la separazione: mi ci è voluto tanto tempo per capire che il mio matrimonio non era stato un mio fallimento. Lo sentivo come un fallimento personale, perché avevo scelto la persona sbagliata per me, e avevo dedicato 12 anni della mia vita a un progetto di vita a due che non funzionava più e che quindi era da buttare via. Dopo la separazione mi sono sentita a lungo “quella sbagliata”, ero cattiva con me stessa, tanto da punirmi con una serie di relazioni tossiche e narcisistiche nelle quali ho sofferto tantissimo.
Dopo tanto lavoro su di me, ho imparato a riconoscere le cose buone del mio matrimonio, e lasciato andare serenamente le altre. È stato un capitolo importante della mia vita, difficile e doloroso soprattutto verso la sua fine, ma la vita non è fatta solo di unicorni e Pollyanna, e quella sofferenza è stata il trampolino di lancio per quella che sono oggi, la donna di 10 anni dopo.
Guardati indietro
Come fare quindi l’analisi di cos’è stato il 2020? Inizia col prenderti del tempo per fermarti e guardarti indietro, da gennaio a oggi.
Trova del tempo per te, se puoi in un luogo diverso da quello dove lavori di solito, in modo da stimolare il fluire delle idee nuove e delle emozioni, metti un sottofondo musicale che ti piaccia e ti ispiri, e setta le tue intenzioni per questa sessione di review del 2020. Cosa vorresti ottenere da questo lavoro su di te? Un po’ di chiarezza, nuova fiducia, un pizzico di leggerezza e di serenità?
L’anno mese per mese
Una volta che hai settato le tue intenzioni, è arrivato il momento di voltarti indietro e riguardare l’anno mese per mese. Per certi mesi ti verranno in mente subito delle cose fatte, belle o brutte che siano, mentre per altri mesi avrai il vuoto totale: mettiamoci anche che 3 mesi sono stati come sospesi nel tempo e nello spazio!
Prova comunque a fare un esercizio di memoria per una decina di minuti e poi, se di alcuni mesi non ricordi proprio nulla, allora aiutati con le foto nel telefono, con i post di Instagram, magari con i post scritti sul blog o con le email… vale tutto!
Cos’ha funzionato e cosa no
Ora che hai tutto l’anno nero su bianco, puoi dedicarti a un’analisi un pochino più approfondita dei momenti felici, e di quelli un po’ meno felici.
Di che cosa sei particolarmente fiera? E chi è la persona con cui hai lavorato meglio quest’anno?
Pensando invece ai momenti no, cos’è che ti è pesato di più fare? E cos’è che non ha funzionato molto bene?
Se hai un biz, non scordarti i numeri
Un altro punto da analizzare, specie se hai un business, sono i numeri. Lo so che alla sola idea di pensare ai soldi e a quanto hai guadagnato vorresti nasconderti, ma ricorda sempre: i soldi amano la chiarezza, quindi fare lo struzzo non ti aiuterà a migliorare una situazione che non ti soddisfa.
Quanto hai fatturato? E quanto ti è rimasto, tolta la percentuale per le tasse (diciamo un 50%) e le spese?
Gli altri numeri da tracciare riguardano i canali social e la mailing list: sei cresciuta quanto volevi?

Definisci la visione per il 2021
Fatta questa operazione di analisi, è il momento di definire la visione per l’anno prossimo. Pensa a cosa vuoi lasciare andare e cosa vuoi far entrare nella tua vita, e alla tua visione: come ti vedi a dicembre 2021? E a dicembre 2024? E a dicembre 2026? Fallo tenendo presente sia la vita personale che il tuo lavoro: sono indubbiamente legati, ma fai in modo di “vedere avanti” in entrambi i campi, in modo da mantenere un buon equilibrio fra le tue anime.
Cosa fare se hai paura di non trovare tempo per l’analisi e la visione
Ti piacerebbe fare quest’attività di analisi e visione ma sai già che, nonostante i tuoi buoni propositi di prenderti del tempo quando finirai di leggere, resterà tutto solo una speranza, perché sarai risucchiata dalla tua quotidianità fatta di corri di qui e corri di là?
Ho la soluzione per te: farlo grazie ai corsi che trovi nella Mettiti comoda academy! Ogni anno a dicembre ci prendiamo del tempo per riflettere, analizzare e pianificare, e la registrazione resta salvata nella libreria dei corsi, così che tu possa rivederla in qualunque momento dell’anno. Ti aspettiamo!

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