Se mi segui da un po’ sai che sono appassionata di produttività, sono molto curiosa e mi piace sperimentare: in questo episodio di un esperimento di organizzazione e gestione del tempo che ho avviato da 2 mesi: le settimane immersive o tematiche.
Indice dell'articolo
Ascolta l’episodio su Mettiti comoda
Ho sempre lavorato con giornate tematiche, perché lavorare a casaccio mi sono accorta presto che non portava a nulla: rischiavo di portare avanti solo le cose amministrative, che sembrano sempre più urgenti, ma non i progetti importanti, che non sono mai strettamente urgenti.
Il problema delle giornate tematiche
Qui sul blog c’è un vecchio articolo in cui parlo di quella che ho sempre chiamato la settimana verticale: ogni giorno era dedicato a uno specifico tema del mio business. Ricordo ancora a memoria le scansioni giornaliere: lunedì per l’academy, martedì il podcast, mercoledì i social, giovedì le call, e venerdì finire i sospesi e poi stramazzare.
Quest’organizzazione delle giornate funzionava? Sì, l’ho fatto per anni, il biz è sempre cresciuto, io non sono andata in burnout, quindi sì funzionava però… c’è un però. Avevo l’impressione di non andare mai a fondo nelle cose, di non entrare mai nel flow: scrivevo 2/3 episodi del podcast, ero nel flusso di idee, sarebbe stato facile registrare direttamente le puntate dopo averle scritte per non perdere la magia, ma… era arrivato martedì sera, il giorno dopo c’era da programmare i social e scrivere la newsletter, quindi nada, si rimanda a martedì prossimo. Con la fregatura che il martedì dopo rientrare nel flusso richiedeva del tempo.
Io sono un diesel: quando inizio un’attività mi ci vuole un po’ di tempo per scaldare il motore, poi a un certo punto il motore è caldo, io sono nel cosiddetto flow, totalmente immersa nell’attività, ed è il momento in cui le cose diventano facili e scorrevoli: è come se mi isolassi dal mondo, entrassi in una bolla, e tutto il mondo fuori. Le giornate tematiche mi davano l’impressione di riuscire anche a entrarci in questo benedetto flow, ma di non restarci mai abbastanza: si creava la magia, e arrivava subito la strega cattiva a rompere l’incantesimo.
L’idea delle settimane tematiche
Da settembre, dopo un luglio faticosissimo al quale ero arrivata sui gomiti, e un agosto di relax e vacanze come non avevo mai fatto, ho deciso di intraprendere un esperimento: trasformare le giornata tematiche in settimane tematiche.
Apro una parentesi sulla parola “esperimento”: ogni volta che provi qualcosa di diverso nel tuo biz, affrontala con la mentalità della scienziata. Hai in mente una tesi, e farai degli esperimenti per provare se questa tesi è vera, oppure no. Se scoprirai che è vera ottimo, ma se si rivelerà falsa non sarà la morte di nessuno: forse erano sbagliate le premesse, forse era proprio sbagliata la tesi. Cosa fai? Aggiusti l’esperimento e ci riprovi: oh, le scienziate mica si arrendono al primo esperimento che va storto! Se fosse così saremmo ancora all’età della pietra!
L’idea era che avrei dedicato ogni settimana del mese a un solo tema del mio biz:
- una settimana per occuparmi del contenuto per il mese successivo nell’academy;
- una per creare contenuti per il podcast e il canale YouTube;
- una per programmare i social, cioè Instagram, e scrivere le 4 newsletter del mese;
- una settimana o per la 13esima settimana, o per una settimana di decompressione/leggerezza, la “easy week”.
Come sta andando l’esperimento dopo 2 mesi
Ho iniziato l’esperimento a inizio settembre, quindi ho già finito 2 “giri” di questa organizzazione delle settimane: come sta andando?
La risposta breve è: non torno indietro, ma devo essere più brava con i paletti.
La risposta lunga te la do dicendoti cosa ho imparato:
- Quando tutto fila liscio come dovrebbe, quindi riesco a dedicare il 60-70% del mio tempo della settimana all’attività deputata, sono super soddisfatta perché in 4 giorni (il giovedì è dedicato alle call) riesco a “mandarmi avanti” per tutto il mese successivo, e mi libero un sacco la testa: a quella cosa lì non ci dovrò più pensare per altre 3 settimane.
- Purtroppo o non sono brava io a difendere le mie regole/priorità, o mi faccio prendere dal mostro delle urgenze, quindi è capitato che in una settimana io non sia riuscita a fare tutto quello che avrei dovuto per quell’attività, con conseguente scivolamento in quella successiva, che però era già piena di altro… e via così con una crescente sensazione di insoddisfazione e soprattutto ansia da “non riesco a fare tutto”.
- Che la “easy week” non è stata quest’oasi di relax e fancazzismo sperato, perché ho dovuto tappare un sacco di buchi. La 1° “easy week” è stata dedicata alla 13esima settimana, quindi tutto tranne che easy, l’easy week di ottobre mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca, e quella di novembre è diventata la prima del mese anziché quella dal 15 al 21 perché, fra un piccolo problema di salute e un giorno di vacanza, è diventata una settimana di anarchia, di “faccio tutto ma non faccio niente”, quindi è necessario recuperare le cose lasciate da fare.
- Quello di cui sono certa, come ti dicevo, è che non tornerò indietro perché le settimane in cui è filato tutto liscio, ho provato una leggerezza che non provavo da tempo.
I paletti che proverò a fissare da qui alla settimana prima di Natale (che sarà inevitabilmente una easy week) sono:
- La mattina per intero e le prime ore del pomeriggio saranno dedicate al tema della settimana perché, come dico sempre alle mia coachee, se non stabilisco e rispetto io le priorità, non lo far nessun altro al posto mio
- Toglierò delle cose perché ho imparato, sempre grazie agli anni di coaching alle imprenditrici, che 9 volte su 10 non si tratta di saper organizzare meglio le cose che si fanno, ma di toglierne alcune che non sono davvero così importanti per dove vogliamo andare. Il primo caduto sarà il canale YouTube, dove da luglio pubblicavo il video della registrazione del podcast: ho provato a semplificare il processo in vari modi, ma lo sento sempre come un’ansia e un pensiero in più. E per 50 visualizzazioni a video non ne vale proprio la pena. Valuterò poi se sacrificare qualcos’altro o delegare alcune attività: deciderò a gennaio.
Insomma, io continuerò con le mie settimane tematiche e, se vuoi testarle anche tu confrontandoti con me strada facendo, ti aspetto in Falla semplice, il corso di produttività per solopreneur che è disponibile da oggi 11 novembre a lunedì 15.
Non parleremo solo di settimane tematiche, ovviamente, ma anche di decisioni, di gestione del tempo, di imparare a staccare la testa dal lavoro, e soprattutto di Asana, il tool che è il mio braccio destro nella gestione quotidiana del mio biz, quello che mi aiuta a gestire tutti i miei progetti. Con Falla semplice imparerai a lavorare meglio (e probabilmente meno), a sentirti più leggera, e soprattutto a non arrivare mai più a sera sui gomiti e con la sensazione di aver fatto tanto ma niente di davvero fondamentale.
Se hai domande o dubbi ti aspetto nei miei DM di Instagram, altrimenti clicca qui e iscriviti subito alla prima edizione di “Falla semplice“
Lascia un commento