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Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Sono Silvia Lanfranchi, Attivatrice di ricchezza interiore e coach di business imperfetti per professioniste creative che vogliono sentirsi libere, sicure e ben pagate con un business autentico e sostenibile.

5 consigli per una giornata produttiva ma quiet

Vivi leggera come un'imprenditrice felice

5 consigli per una giornata produttiva ma quiet - Silvia Lanfranchi

Indice dei contenuti

  • 1. Inizio la domenica
  • 2. Definisco dei blocchi di lavoro realistici
  • 3. Ogni mattina, appena mi siedo alla scrivania, creo il programma del giorno
  • 4. So che farò delle pause dal lavoro
  • 5. Sposto a domani quello che non ho finito

Se ti chiedessi di descrivermi con una parola la tua giornata lavorativa, la parola che più si avvicina sarebbe “zen” oppure “delirio”? Delirio? Beh, allora continua a leggere!

Sei un’imprenditrice, le tue giornate sono sicuramente piene zeppe di opzioni, di decisioni da prendere, spesso di imprevisti e di sorprese, quindi è importante che tu le pianifichi al meglio, in modo da non diventare schiava di una lista più o meno lunga di cose da fare.

Come ti ho già raccontato in questo post, nonostante le millemila cose che faccio per portare avanti il mio business, ho tempo per prendermi cura di me stessa, per fare movimento in modo regolare, e raramente spengo il computer dopo le 18.

In questo post ti racconto le cose che faccio per organizzare le mie giornate lavorative, tenere traccia delle mie scadenze e (cercare di) essere sempre super produttiva.

1. Inizio la domenica

No, aspetta, non ho detto che lavoro anche alla domenica, la domenica è sacra anche per me, però mi sono accorta che da quando dedico 20 minuti della mia domenica pomeriggio alla pianificazione della settimana, questa filerà molto più liscia. Cosa faccio in quei venti minuti? Apro Google Calendar, il tool che uso come agenda, e controllo gli appuntamenti, personali e familiari, e le call con le clienti. In questo modo ho subito ben chiaro quanto tempo ho a disposizione per i miei blocchi di lavoro tematizzati.

Cos’è un blocco tematizzato? Un blocco tematizzato è un lasso di tempo di minimo 2 ore, in cui svolgo operazioni che rientrano in una specifica categoria. Ad esempio: creare contenuti gratuiti (come il blog o la newsletter), creare contenuti a pagamento (corsi, funnel…), lavoro per i clienti (gestione comunicazione social, esercizi di coaching…)

2. Definisco dei blocchi di lavoro realistici

Non mi riempio le giornate di blocchi di lavoro lunghissimi se so che avrò impegni personali o familiari fuori casa. Preferisco sempre programmare in difetto anziché in eccesso: se ho più tempo di quello che pensavo posso aggiungere qualcos’altro, in caso contrario non mi sentirò frustrata per aver lasciato indietro cose che non ho avuto il tempo di fare. Ad esempio, se so che lunedì alle 16 dovrò andare dalla dentista, dovrò smettere di lavorare al massimo alle 15:30 e, fra una cosa e l’altra, riuscirò a tornare al computer non prima delle 17:00. Cercherò quindi di mettere un blocco di lavoro più “intenso” al mattino, concentrando le cose che richiedono più concentrazione, per lasciarmi attività più leggere nei due piccoli blocchi pomeridiani.

3. Ogni mattina, appena mi siedo alla scrivania, creo il programma del giorno

Lo faccio a volte su un quaderno, a volte su un foglio, e molto più spesso direttamente su Asana, il tool che uso come task manager. Per prima cosa segno gli impegni con altre persone ad un dato orario, online o offline; poi guardo o riscrivo la lista delle cose da portare a termine oggi, decidendo se farle al mattino o al pomeriggio, e stimando quanto tempo mi ci vorrà. Ad esempio, se ho a disposizione 5 ore e per le cose che ho scelto di fare stimo mi ce ne vorrebbero 7, allora sposto subito qualcosa al giorno dopo, tanto non sarei comunque riuscita a farlo oggi!

4. So che farò delle pause dal lavoro

Il mio planner settimanale su Google Calendar ha dei blocchi colorati che corrispondono ai blocchi di lavoro tematizzati, ma anche tantissimo spazio bianco, vuoto, o spazio già pianificato per il tempo libero e l’attività fisica che segno in agenda proprio come se fosse una visita dal dottore. Ogni giorno, prima di pranzo e a metà pomeriggio, faccio due passi col cane: fa bene a entrambi, e faccio in modo di lasciare dello spazio nella mia programmazione quotidiana per poterlo fare sempre, senza scuse.

5. Sposto a domani quello che non ho finito

Per quanto io cerchi di avere delle to-do list leggere, con pochi elementi, a volte capita di arrivare a sera senza avere smarcato tutto, e col tempo ho imparato che non è la morte di nessuno: gli imprevisti e le giornate in cui la distrazione è massima capitano! Quando succede non faccio altro che spostare gli “incompiuti” ai giorni immediatamente successivi, in modo da essere certa che i miei progetti vadano avanti comunque. Ho imparato anche a tenermi il venerdì il più “scarico” possibile, in modo da avere uno spazio cuscinetto per occuparmi dei sospesi.

Queste sono 5 cose che faccio perché le mie giornate siano allo stesso tempo leggere e produttive. Per te qual è la difficoltà più grande nell’organizzarti e nell’essere produttiva?


Quella che hai letto in questo post è l’ossatura della mia gestione del tempo, di come mi organizzo. Se vuoi andare più a fondo perché ti sei stufata di sentirti una disorganizzata cronica, ho la soluzione per te: si chiama “Solopreneur organizzata” ed è il workbook che ho creato per aiutarti ad avere anche tu un’organizzazione vita-e-lavoro più “quiet”. Scopri di più cliccando qui.

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5 consigli per una giornata produttiva ma quiet  Silvia Lanfranchi

27/06/2019 · 2 Comments

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Irene Di Natale dice

    27/06/2019 alle 9:05

    Buongiorno Silvia! Premesso che sono in fase di transizione tra il lavoro d’insegnante, scandito dall’esterno, a quello di copy/traduttrice free lance (con in parallelo la gestione della mia scuola di scrittura che va in parallelo con tutto il resto da anni), per me l’aspetto tragico del lavoro da casa riguarda lo stare ferma con la testa: inizio un task, poi mi viene in mente che magari avrei potuto iniziare da un altro e allora apro un’altra cartella o un altro documento, poi mi annoio, poi mi arriva un’email, vado a leggere e chissà dove mi porta… uff, una fatica! Alla fine passo davanti alla scrivania 8 ore, ma mi stanco come se ce ne avessi passate 14 e sento che se avessi avuto più concentrazione me la sarei potuta cavare con 6…

  2. Silvia Lanfranchi dice

    27/06/2019 alle 11:19

    @Irene, direi che abbiamo un problema di priorità e di organizzazione! Ti direi di fermarti un attimo, fare una lista dei progetti che hai in ballo, riorganizzarli per scadenze e/o priorità e muoverti in base a quelli. Anche a me vengono idee sul progetto B mentre sto lavorando al progetto A! Quando mi capita mi fermo un secondo, tiro fuori il quaderno delle idee, o un foglio qualunque, mi segno l’idea o la cosa da fare per l’alrto progetto, e poi torno al task a cui mi stavo dedicando. Le mail le controllo solo in certi momenti della giornata, e non ho le notifiche delle email sul telefono 😉

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2. Il reminder per bere: ci appoggio la borraccia e ogni 20 minuti mi ricorda di bere. Funziona.
3. Il microfono per registrare il mio podcast: non è fancy ma fa il suo dovere
4. Odio il mouse, ma amo il mio trackpad, anche per le sue funzioni segrete e magiche.
5. Il Macbook che a inizio anno a sostituito il precedente dopo 4 anni di onoratissimo servizio, e che mi fa di nuovo lavorare speditissima 
6. La tastiera Bluetooth (non originale) con un rapporto qualità prezzo spaziale
7. L’iPhone 13: ero scettica, lo ammetto. Ma nessun telefono mi è durato 5 anni senza fare mezza piega
8. Gli auricolari bluetooth di quest’anno: li uso talmente tanto che ne cambio un paio all’anno!
9. Li desideravo da un sacco e ora li ho anch’io!
10. Sulla scrivania ci vuole una buona lampada: questa è dimmerabile e si può scegliere anche il calore della luce
11. e 12. Il portatile è attaccato a un monitor esterno da 24” con il retro bianco (il retro dei monitor nero mi fa orrore) appoggiato su uno stand di acrilico trasparente.

Ho raccolto tutti i link ai miei prodotti preferiti in un collage sulla mia vetrina Amazon. Se commenti PREFERITI ti mando subito il link così puoi salvarli nella lista desideri o acquistarli subito!
Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare journaling e... blocco totale?

Foglio bianco, penna in mano, e nella testa solo: “E ora cosa scrivo?”

Il journaling non è solo scrivere a ruota libera. Ci sono tantissimi modi diversi per svuotare la mente, e te ne condivido ben 5 nell’ultimo episodio del podcast.

Il mio preferito? Le liste che fanno brillare l’anima.

Non parlo delle solite liste di cose da fare, ma di liste come ad esempio:
✨ I tuoi viaggi dei sogni
✨ Le cose che ti fanno sentire potente
✨ Quello che ami di te in questo momento

Non servono frasi perfette o spiegazioni. Bastano anche solo due o tre parole per ogni punto. È immediato, è liberatorio, e ti sorprenderai di quello che verrà fuori.

Nel podcast ti racconto anche delle altre 4 tecniche super creative.

Perché ricorda: prenderti cinque minuti per ascoltarti davvero è già un atto di amore verso te stessa. Il self care non sono solo creme e massaggi, ma anche questo.

Trovi tutto nell’episodio 206 del mio podcast “Mettiti comoda che parliamo di soldi”: lo trovi su tutte le piattaforme
Seguimi su Instagram @socialmediabiondina
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