
Qualche tempo fa ho ricevuto una mail da una cliente con cui ho lavorato nel 2021, una professionista che mi piace un sacco. Nella sua mail, oltre a vari complimenti per il mio lavoro e per il mio podcast, mi ha scritto queste parole:
<<Nei tuoi contenuti a volte torna il concetto di desiderare. Ecco, secondo il mio punto di vista, quello è un tema complicatissimo, riesco a sperare, riesco a impegnarmi, sto persino imparando l’autostima, ma non riesco ad avere desideri. Proprio la mia testa non li produce, c’è una buca sulla strada, il che è comodo quando sei oggettivamente povera, ma credo che sia poco sano. Chissà, magari torna utile per qualche tuo percorso>>
Per qualche mio percorso non lo so, però mi sembrava uno spunto interessante per farci un episodio del podcast.
Ascolta l’episodio e scopri come si fa a desiderare
- L’episodio sulla vision board lo trovi qui
- Il libro “Rich as f*ck” di Amanda Frances*
- Il post che ho scritto sull’esercizio “Essere, fare, avere“
Nota: in questo momento le trascrizioni sono automatiche e non editate, quindi potrebbero esserci degli errori. Spero ti siano comunque utili!
Qualche tempo fa ho ricevuto una mail da una mia cliente, una cliente che mi fa sempre un sacco di complimenti a cui voglio un sacco di bene perché è una delle persone che mi piace tantissimo e mi ha scritto nella mail, mi ha detto
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Per qualche mio percorso non lo so, però mi sembrava uno spunto interessante per farci un episodio del podcast.
Come si fa a imparare a desiderare, a volte capitano che le delusioni ripetute ti impediscano di desiderare e soprattutto?
Tu smettere di desiderare, lo vedi come una protezione? Perché pensi che smettendo di desiderare ti proteggerai dalle delusioni? Peccato che non sia così.
Siamo cresciuti con il tema dell'erba voglio. Quindi che se vuoi qualcosa non va bene, quindi l'erba voglio cresce solo nel giardino del re, non devi volere, non devi desiderare e anche se desideri tipo quando spegni le candeline del compleanno, il desiderio non lo devi dire a nessuno perché sennò non si avvera. Siamo anche cresciute, sentendoci dire che ci dobbiamo accontentare di quello che arriva.
Che appunto volere qualcosa con tutte le forze non è che vada tanto bene, dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo e ringraziare per quello che abbiamo. Se ci arriva qualcosa in più va bene, ma non siamo noi, non dobbiamo noi chiederlo e figuriamoci poi. Insomma, se arriva qualcosa non possiamo non esserne felice al 100%. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che un desiderio che si avvera spesso porta un cambiamento.
E può essere anche il desiderio, non so un desiderio di cambiare casa, no, è un desiderio che porta un cambiamento e può essere un cambio di identità.
Quindi posso cambiare identità da una che vive in un tipo di appartamento a una che vive in una villetta, ad esempio, e ogni volta che ci troviamo di fronte a un possibile cambio di identità questo ci spaventa anche in maniera inconscia. Magari noi siamo felicissime di andare a vivere nella villetta col giardino anziché essere in un appartamento, tutti stretti e senza uno sfogo, però questo porta dei grossi cambiamenti, anche un cambiamento di identità. Abbiamo paura di non riconoscerci più, di lasciare qualcuno indietro che qualcuno non sia contento di questo nuovo cambiamento che magari porterà delle discussioni. Fino ad arrivare al punto, magari in cui temiamo di non essere più amate perché non siamo più quelle che eravamo.
OK, quindi, fatto questo, ******* sul perché è difficile desiderare e sui muri che mettiamo davanti al nostro desiderio, possiamo iniziare a darci il permesso di desiderare come al solito, partendo dai piccoli passi.
Sì, partendo dalle cose piccole, ad esempio, desidero che questa settimana qualcuno mi offra un caffè e un desiderio molto semplice ed è molto probabile che si avveri e più si avverano i desideri piccoli, più posso pensare che si avvereranno anche quelli grandi. Inizia anche a pensare più volte al giorno che tu sei una persona i cui desideri piccoli si avverano, e che è anche sicuro che si avverino, ma sicuro nel senso di "safe", all'americana, che non succede nulla, che possono avverarsi anche per te, che non è grave che si avverino, e che non succederà nulla se si avvera un desiderio. Poi sposta l'attenzione anche sulle cose che si sono già avverate in passato anche quelle che dai per scontate, magari hai fatto avverare il desiderio di avere una casa tua, di laurearti, di avere un computer con cui lavorare, di un di aver fatto un viaggio che non so sognavi da tempo.
Tutto quello che è accaduto nella nostra vita prima era un desiderio, forse non li abbiamo fatti avverare proprio tutti, tutte le cose che volevamo e desideravamo magari non si sono avverate tutte, tutte in passato, ma una parte di quelle che desideravamo le abbiamo magari sottomano in questo momento pensiamo anche come abbiamo fatto avverare i nostri desideri passati.
Abbiamo chiesto, non so aiuto a qualcuno, avevamo un piano preciso e molto probabilmente i desideri che non si sono avverati magari sono anche quelli che non credevamo che si sarebbero avverati, quelli per cui non abbiamo fatto nulla e siamo state ferme sul divano semplicemente a pensarci: quelli per cui ci siamo fatti in quattro, quelli per cui ci siamo impegnate magari si sono avverati, magari non tutti, ma magari molti.
Visto che è un desiderio che arriva spesso porta con sé un cambio d'identità, un esercizio secondo me utile è l'esercizio "Essere fare, avere": prendi un foglio, o tre fogli, dividilo in 3 e in alto sopra un foglio scrivi essere o sull'altro scrivi fare, è sull'ultimo foglio, scrivi avere. (Io ho una board di Asana per questa cosa, ma vabbè, io sono quella fanatica di Asana).
Nella colonna dell'essere inizia a scrivere, io sono una persona che... e tutte le cose che vuoi essere o che vuoi diventare. Io sono una persona che fa yoga tutti i giorni, io sono una persona che sorride sempre, io sono una persona a cui si avverano i desideri.
Nella colonna del fare scrivi, io sono una persona che fa e tutte le cose che desideri fare. Io sono una persona che cucina bene, io sono una persona che porta fuori il cane due volte al giorno, io sono una persona che ha un cane educato, io sono una persona che compra biologico, non so tutte le cose che desideri fare.
Nell'ultima colonna scrivi, io sono una persona che ha, e tutte le cose che desideri, io sono una persona che ha un computer, o magari un computer che funzioni, se quello che hai in questo momento va un po' a pedali, io sono una persona che ha una cucina bella e splendente come piace a lei.
Pensala proprio come se fosse una lista della spesa per l'universo e l'universo ti può sicuramente aiutare, ma ti deve trovare in cammino e in moto. Riguarda spessp questa lista, cercando proprio di capire quali sono le cose che più ti smuovono e appunto se vuoi essere una persona che fa yoga tutti i giorni, inizia a fare yoga tutti i giorni, ad esempio, oppure se vuoi il computer nuovo inizia a guardare quanto costa un computer nuovo, se quello che hai non so, puoi darlo indietro: inizia a fare dei piccoli passi.
Un'altra cosa su cui puoi lavorare è una vision board nel podcast. Anche questo aiuta a darti il permesso di desiderare in maniera giocosa, quindi cercando non so nelle riviste le cose che ti piacciono, ma magari anche cose sia materiali che immateriali: come ti vuoi sentire, quindi lavorare proprio sulla visione per il futuro?
A volte i desideri non si avverano anche perché non sono davvero quello che vogliamo. E allora lì, forse anche meglio, se non ci sono altre.
Ti ricordo sempre una frase che mi ha detto una volta una persona che è stata "stai attenta a quello che desideri perché poi si avvera". Cerchiamo anche di essere di lavorare sui nostri desideri per essere sicuri che sia davvero quello che vogliamo in questo momento, quindi Dobbiamo davvero desiderarli, dobbiamo essere sicuri che siano nostri, non di altri.
Uno spunto di journaling, di solito molto potente, che propongo le mie clienti e l'esercizio del “Cosa vuoi davvero?" È un esercizio che ho trovato in un libro che si chiama “Rich as fuck” di Amanda Frances ed è un esercizio che aiuta a fare chiarezza. No, perché spesso, appunto, essendo cresciuta col fatto che l'erba voglio c’è solo nel giardino del Re, ci siamo disabituate a volere quello che vogliamo, o a pensare che quello che vogliamo non sia giusto da volere e quindi questo esercizio è stato è molto potente, vengono fuori cose molto interessanti. Te lo propongo, prendi il tuo Journal e rispondi a queste domande:
- Se niente di quello che voglio fosse cattivo o sbagliato, che cosa vorrei?
- Se indipendentemente da quello che faccio, nessuno fosse arrabbiato con me, che cosa vorrei?
- Se non accadesse nulla di male, qualunque cosa io facessi, che cosa vorrei?
- Se indipendentemente da quello che voglio, questa cosa accadesse, che cosa vorrei?
- Se fossi assolutamente sicura che io farò la mia parte, che cosa vorrei?
Buon journaling e buon lavoro sui tuoi desideri e su quello che vuoi davvero.

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