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Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Silvia Lanfranchi, the quiet coach

Sono Silvia Lanfranchi, Attivatrice di ricchezza interiore e coach di business imperfetti per professioniste creative che vogliono sentirsi libere, sicure e ben pagate con un business autentico e sostenibile.

Come superare la “paragonite” e vivere meglio [MC 68]

Mindset

Ti è mai capitato di sentirti gelosa, invidiosa, o di aver pensato a come superare la “paragonite”? Se ogni tanto ti paragoni agli altri e ci soffri…: Congratulazioni! Sei un essere umano – faccio anch’io parte del club – e, anche se rientra nella normale esperienza umana, penso che tutti beneficeremmo dal provare a superare questo sentimento.

Perché cercare di superare la tentazione di paragonarci agli altri?

Sentirsi meno di qualcun altro è fastidioso: abbiamo tutti sentito la citazione che dice “il paragone è il ladro della nostra gioia”, ed è vero. Quindi perché portare avanti un’abitudine, un comportamento, che ruba la nostra gioia?

Per molti di noi la comparazione finisce con il farci spendere un sacco di soldi: ti faccio due esempi.

Paragoniamo le nostre case, alle case “come su Pinterest”, che sono però spesso decorate da professionisti, e spendiamo di conseguenza un sacco di soldi in accessori e complementi d’arredo, per far sì che le nostre abitazioni somiglino a quelle viste su Internet. Paragoniamo i nostri guardaroba a quelli delle blogger di professione, e in un attimo ci ritroviamo ad aver speso un sacco di soldi in vestiti che non sappiamo nemmeno se ci staranno bene.

Imparare a essere consapevoli di cosa ci rende davvero felici nella vita che stiamo vivendo in questo momento, è uno dei migliori regali che possiamo fare al nostro conto in banca, oltre che alla nostra salute mentale.

Quattro modi per superare il paragone, l’invidia, la gelosia

Impara a vedere il successo degli altri come la prova di qualcosa che è possibile

E se anziché sentirti invidiosa quando vedi la casa della tua amica decorata divinamente, con oggetti creati da lei o trovati in mercatini, la vedessi come una prova che è possibile creare una casa meravigliosa spendendo poco?

E se anziché sentirti invidiosa di quella tua amica che ha un business di successo pur non essendo presente su nessun canale social, lo vedessi come un reminder che una cosa del genere è fattibile?

E se anziché sentirti invidiosa delle tue amiche sposate perché ormai tu hai superato gli anta, e pensi che non hai più l’età, sappi che Kamala Harris si è sposata per la prima volta a 49 anni. E anche questa è una prova di un qualcosa che è possibile fare.

Se applichi questo metodo, ricordati di essere realistica e di cercare delle prove di quello che è possibile fra persone che hanno più o meno un business, uno stile di vita, un tipo di vita, o una provenienza simili alla tua.

Preferisci ascoltare?

Tieni traccia delle cose che hai raggiunto e che sono dimostrabili

Molte volte l’invidia arriva dall’insicurezza. Se ci sentissimo davvero soddisfatte e fiduciose delle nostre relazioni, carriere, corpi o case, il successo percepito di qualcun altro non ci toccherebbe.

Cerca di avere un approccio alla “prova inconfutabile” nei confronti dei traguardi, perché è di grande aiuto: ti spiego cosa intendo.

Molto spesso il nostro cervello è aiutato dai freddi numeri, e dai fatti nudi e crudi.

Se qualcuno mi dice che la mia consulenza è stata utile e fondamentale, il mio cervello la registra come una cosa positiva, ma finisce lì.

Ma quando qualcuno mi dice che, grazie al percorso di mentoring con me, ha triplicato il fatturato rispetto all’anno precedente, il mio cervello fa i salti di gioia ed è molto più felice, perché ha un numero che funge da prova di quanto io sia brava ed efficace con le mie clienti.

Magari per il tuo cervello è la stessa identica cosa: guardati intorno e cerca nella tua vita le prove inconfutabili del fatto che sei molto brava.

Ad esempio, sei passata da correre 10 minuti di fila a correre 30 minuti di fila. L’anno scorso hai guadagnato x e quest’anno il tuo fatturato è aumentato del 70%.

Queste sono prove inconfutabili che potresti presentare a una potenziale giuria di tuoi pari, e loro non potrebbero far altro che dire che si, è inconfutabile, la tua vita si sta muovendo nella giusta direzione. Il tuo cervello non avrà più argomenti per sostenere il contrario.

Stai attenta ai tuoi social media, o ai media che consumi in generale

Ormai l’abbiamo capito: se un account Instagram, una rivista, o un programma televisivo ti fanno sentire “meno di” o “non abbastanza”, smetti di seguirlo.

E via via che rimuovi le cose che non funzionano, accertati di riempire il tuo cervello di cose che gli fanno bene.

Puoi fare una lista dei Media che cercherai di seguire di più. Ecco un esempio di una lista che potrei fare io:

  • Account di Instagram che parlano di moda gestiti da persone sopra i quarant’anni, e sopra la 46
  • Podcast di news e notiziari con notizie verificate e non fake news
  • Show televisivi che mostrano persone vere di classe media
  • Account Instagram di design in cui la persona crea e decora con oggetti trovati nei mercatini o fatti da lei
  • Account Instagram di cibo, che si focalizzano in ricette semplici con ingredienti accessibili e che fanno attenzione a ridurre gli sprechi

E se non puoi o non vuoi togliere il like a un profilo che ti dà fastidio, magari per motivi “politici” o di quieto vivere, puoi sempre smettere di seguirlo.

Diventa consapevole di quali sono i tuoi trigger

In un mondo perfetto saremmo tutte così evolute, e così auto-consapevoli e Zen, che non avremmo nemmeno dei trigger, ma se questi tre consigli che ti ho appena dato non sono ancora abbastanza, evita semplicemente tutto quello che ti rende invidiosa.

Ad esempio, se con la tua amica vi vedete a casa sua, e puntualmente, appena varchi la soglia di casa ti senti Calimero, la prossima volta proponile di incontrarvi al bar.

È molto importante riconoscere i tuoi trigger perché conoscerli ti permette di evitarli.

Proviamo anche a fare un cambio di mindset e a considerare l’invidia come uno strumento

L’invidia è vista come un’emozione che ha una brutta reputazione, e che dobbiamo cercare di evitare a tutti i costi: la vediamo come una debolezza, come insicurezza, o un lato del carattere da modificare. E se invece imparassimo a usare la nostra invidia per conoscere qualcosa di più su noi stesse, su quello che vogliamo davvero e che è possibile?

Vedere l’invidia come un educatore

Una delle cose che mi viene riferita più spesso dalle mie clienti è che non sanno cosa vogliono: “Non so come raggiungere quello che voglio… perché in effetti non so realmente cosa voglio”.

Quando mi viene fatta questa obiezione rispondo che uno dei modi più veloci per capire quello che vogliamo è guardare chi e che cosa ci rende invidiosi. È importante capire nel dettaglio ciò che questa persona fa, o dice, o possiede che ci rende invidiosi. Prova a pensare alle tue conoscenze e a schematizzare le loro vite per capire se sei invidiosa o meno e, se lo sei, se lo sei poco o tanto, e di che cosa nello specifico.

Esaminare la tua invidia ti sarà utile per realizzare delle cose su te stessa. Questo ti farà anche risparmiare un sacco di tempo che potresti spendere per cercare di raggiungere dei traguardi solo per conformarti a una persona, quando in realtà quelle cose non sono ciò che davvero vuoi.

Vedere l’invidia come la prova di quello che è possibile

Quando vediamo qualcosa che ci fa diventare verdi dall’invidia, è molto facile pensare: “Io non avrò mai quello che ha lei, odio tutto e tutti”.

E se invece, come ho detto prima, imparassimo a vedere l’invidia e le cose che ci fanno sentire invidiosi, come la prova che è possibile raggiungere quelle determinate cose?

La collega che ha un business di successo e ha pochissima presenza social, è la prova che si può avere un business di successo senza i social.

L’amica che ha trovato la casa perfetta, nel quartiere perfetto, a un canone di affitto ridicolo, sicuramente ha avuto la fortuna di cercare al momento giusto, ma potrebbe anche renderti speranzosa che anche tu potrai trovare un giorno la casa dei tuoi sogni.

Anziché “Hanno qualcosa che voglio e ora non posso averlo, quindi non lo avrò mai”, possiamo vedere il successo di qualcun altro come “Loro hanno qualcosa che desidero, e ora so che un giorno potrei averlo anch’io”.

Com’è la tua relazione con l’invidia? È una cosa con cui devi fare i conti ogni giorno? È un’emozione con cui combatti perché “non sta bene essere invidiosi”? Anziché giudicare questa emozione, usala per cercare di capire quello che vuoi davvero, fattela amica.

superare-paragonite-per-vivere-meglio-mettiti-comoda

Indice dei contenuti

  • Perché cercare di superare la tentazione di paragonarci agli altri?
  • Quattro modi per superare il paragone, l’invidia, la gelosia
    • Impara a vedere il successo degli altri come la prova di qualcosa che è possibile
      • Preferisci ascoltare?
    • Tieni traccia delle cose che hai raggiunto e che sono dimostrabili
    • Stai attenta ai tuoi social media, o ai media che consumi in generale
    • Diventa consapevole di quali sono i tuoi trigger
    • Proviamo anche a fare un cambio di mindset e a considerare l’invidia come uno strumento
  • Vedere l’invidia come un educatore
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10/02/2022 · Leave a Comment

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Ogni volta che non proponi i tuoi servizi perché “ti senti in imbarazzo”, stai decidendo al posto della tua potenziale cliente.

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Ma chi sei tu per decidere?

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Non si tratta di te. Si tratta di LORO.

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Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare Ti è mai capitato di aprire il quaderno per fare journaling e... blocco totale?

Foglio bianco, penna in mano, e nella testa solo: “E ora cosa scrivo?”

Il journaling non è solo scrivere a ruota libera. Ci sono tantissimi modi diversi per svuotare la mente, e te ne condivido ben 5 nell’ultimo episodio del podcast.

Il mio preferito? Le liste che fanno brillare l’anima.

Non parlo delle solite liste di cose da fare, ma di liste come ad esempio:
✨ I tuoi viaggi dei sogni
✨ Le cose che ti fanno sentire potente
✨ Quello che ami di te in questo momento

Non servono frasi perfette o spiegazioni. Bastano anche solo due o tre parole per ogni punto. È immediato, è liberatorio, e ti sorprenderai di quello che verrà fuori.

Nel podcast ti racconto anche delle altre 4 tecniche super creative.

Perché ricorda: prenderti cinque minuti per ascoltarti davvero è già un atto di amore verso te stessa. Il self care non sono solo creme e massaggi, ma anche questo.

Trovi tutto nell’episodio 206 del mio podcast “Mettiti comoda che parliamo di soldi”: lo trovi su tutte le piattaforme
Seguimi su Instagram @socialmediabiondina
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